Salute mentale e comunità

grande partecipazione al convegno e allo spettacolo “Quelli di Basaglia… a 180°”
Un Teatro Petrarca gremito ha accolto, domenica 23 novembre, l’evento organizzato da Progetto 5 in occasione dei suoi 40 anni di attività: un pomeriggio dedicato alla salute mentale come questione pubblica, sociale e comunitaria, articolato in un convegno molto partecipato e nello spettacolo teatrale “Basaglia a 180°” della compagnia Accademia della Follia di Trieste.

Un convegno che ha dato voce a storie, pratiche e prospettive

Il convegno “Salute mentale e comunità: storie, pratiche e prospettive” ha visto interventi provenienti da diversi ambiti della salute mentale: operatori dei servizi pubblici, psichiatri, educatori, utenti, ricercatori e rappresentanti del mondo cooperativo.
Diviso in tre sezioni – Passato, Presente e Futuro – il percorso ha intrecciato memoria storica, pratiche quotidiane e nuove sfide, in un momento storico segnato dal Piano Nazionale per la Salute Mentale 2025–2030 e dal dibattito sulle politiche di settore.

Tra i contributi più significativi, le testimonianze sulla chiusura dei manicomi nel territorio aretino, le riflessioni sulle trasformazioni dei servizi e i racconti diretti delle persone che ogni giorno vivono o lavorano accanto alle fragilità.
Un dialogo ricco, moderato da Francesco Zarro, che ha ricordato come la salute mentale sia prima di tutto relazione, diritti e partecipazione.

“Quelli di Basaglia… a 180°”: quando il teatro restituisce voce e dignità alla follia

A seguire, lo spettacolo “Quelli di Basaglia… a 180°” ha portato sul palco un intenso mosaico rappresentativo della rivoluzione basagliana all’interno delle istituzioni psichiatriche e di tutta la società, una produzione creata nel centenario della nascita di Franci Basaglia. Gli attori dell’Accademia della Follia – realtà storicamente nata all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste – hanno restituito, attraverso arte ed emozione, la complessità della rivoluzione che ha trasformato per sempre il modo di pensare la cura della malattia mentale.

Una comunità che partecipa, riflette e immagina il futuro

La forte partecipazione della cittadinanza, delle istituzioni e dei professionisti del settore ha confermato la necessità di creare spazi aperti di pensiero e confronto sul tema della salute mentale. Per Progetto 5, che dal 1985 lavora accanto alle persone con fragilità psichiche, l’evento ha rappresentato un momento importante per celebrare la propria storia e, allo stesso tempo, immaginare i prossimi passi verso una comunità più inclusiva e capace di cura.

Di seguito alcune immagini della giornata, che raccontano meglio di ogni parola l’intensità, la partecipazione e il valore collettivo di questo incontro.

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